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IDEE E PROPOSTE PER IL BLOG WWW.BEPPEGRILLO.IT


 Utenti del Blog che hanno contribuito alla stesura di questo programma(in ordine alfabetico, nome e nick):


 

A r j u n a.(Arjuna, Madras)


Alessandro B.(Tersite Bompard, Venaus)


Alfredo E.(Heracles Mediolanum)


Claudio C. (luci da Alcyone)


Nico C.(Max Weber)


Paolo S.(P.S. ilmionomeènessuno27)


Saverio L. (uno di noi)





1. PREMESSA 

L'avanzata del M5S è stata un fenomeno politico senza precedenti in Italia e assolutamente peculiare anche a livello internazionale. Tuttavia è un fatto che, parallelamente all'espansione del
MoVimento e al conseguente incremento della complessità organizzativa, il blog di Beppe Grillo ha
via via perso la centralità che un tempo possedeva. È infatti il "luogo" in cui tutto è nato, ben prima
che il M5S prendesse forma. Con una intuizione davvero brillante e innovativa, il Blog ha aggregato una Comunità ben prima che questa si facesse movimento politico. Essa possedeva già
una forte valenza di impegno civile, in continuità con il percorso artistico di Beppe Grillo, specialmente negli ultimi due decenni.
Come recita il non statuto, «La “Sede” del “MoVimento 5 Stelle” coincide con l’indirizzo web www.beppegrillo.it» (Art. 1). Però dal Blog il M5S ha ricevuto in eredità non solo la propria "Sede", ma anche la più geniale applicazione del web mai apparsa nel panorama politico. Di più, la genialità e l'innovazione qui non sono intrinseche alla piattaforma, tanto che non coincidono affatto con soluzioni tecniche d'avanguardia né con nuove modalità di interazione o con un'esperienza d'uso
particolarmente accattivante (sotto tutti questi punti di vista, anzi, il Blog presenta addirittura caratteristiche molto arretrate rispetto allo stato dell'arte). È invece geniale e innovativa la miscela propiziata dall'intuizione visionaria di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio fra le tematiche presentate e l'interazione con e tra gli utenti: scintilla vitale -molto più umana che tecnica- senza cui
l'esistenza del M5S non sarebbe stata nemmeno immaginabile.
Non vorremmo dover parlare di questa esperienza al passato. Spiegheremo di seguito perché riteniamo il Blog meritevole di un ambizioso rilancio e proveremo a dare alcuni suggerimenti che auspichiamo possano essere almeno un contributo di discussione per coloro che, sulla materia, hanno facoltà decisionale e di indirizzo.



2. PROSPETTIVE, VALORE E RUOLO DEL BLOG


Siamo convinti che il Blog abbia un potenziale dirompente eppure ancora largamente inespresso
come catalizzatore di una Comunità di attivisti (a prescindere dalla loro effettiva iscrizione al M5S)
includente, collaborativa, generosa.
Dovrebbe (e potrebbe) essere un luogo di condivisione in cui TUTTI possono crescere al crescere
della Comunità (qui il verbo "crescere" è usato allo stesso tempo nell'accezione di "crescita
numerica" degli attivisti e in quella di "elevazione"). Tutti devono poter contribuire alla Comunità
nei modi e nella misura congeniale a ciascuno. Senza "maestri" né ruoli riconosciuti (fatta
eccezione per lo Staff, di cui diremo più in dettaglio ai punti 3. e 5.x.), perché ognuno può -di volta
in volta, con modalità diverse e magari in diverse proporzioni- ricoprire allo stesso tempo sia il
ruolo di docente che quello di discente: una persona affamata di cittadinanza, cioè di
consapevolezza, conoscenza e cultura nel senso più vasto, non ha certo minore DIGNITÀ di coloro
che, più esperti in un certo campo, saranno in grado di offrirgli materiale e spunti, mettendo
generosamente a disposizione il loro sapere e il frutto delle loro riflessioni. Così come il valore di
un'esperienza di vita non è necessariamente proporzionale all'erudizione.
Non ci illudiamo che sia possibile liberarsi dalla compagnia di troll e disturbatori a vario titolo, né
dal becerume, dalla volgarità e dalla fisiologica maleducazione di tanti utenti magneticamente
attratti da ogni luogo di discussione online. Tuttavia la Comunità che anima il Blog con sincerità e
passione è in grado di distinguere il grano dal loglio. A patto ovviamente che la Comunità non sia
abbandonata a se stessa, che lo Staff sia -come vedremo in seguito (punti 3. e 5.x.)- ulteriormente
sensibilizzato e responsabilizzato affinché, metaforicamente, possa contrastare le erbacce con la
cura di un buon giardiniere, non spargendo l'Agente Arancio. A maggior ragione nei casi in cui il
disturbo proviene non da semplici troll ma da presunti "infiltrati".
Ferma restando la comune adesione ai presupposti fondativi del M5S, deve essere chiaro che sul
Blog "condivisione" significa mettere il proprio contributo a disposizione degli altri, ma non vuol
dire essere tutti d'accordo. Né su linea politica, strategia e tattica del M5S, né sull'operato dei nostri
portavoce (che, sia chiaro, non possono mai considerarsi immuni dal diritto di critica di elettori,
simpatizzanti e attivisti per il solo fatto di essere stati legittimamente e democraticamente eletti, a
maggior ragione in un movimento che sostiene il vincolo di mandato e il "recall").
Una Comunità come quella che stiamo delineando è feconda se capace di sviluppare discussione,
non omologazione. E se è in grado di coltivare il dubbio prima e più della certezza. La discussione,
i "se" e i "ma" aiutano a crescere e rafforzarsi.
La discussione, quando necessario, può anche svilupparsi in modo molto aspro, anche se è sempre
auspicabile che l'asprezza degli argomenti non si traduca in attacco personale verso chi rappresenta
un punto di vista differente.
La possibilità estesa di discussione e di confronto è un requisito fondamentale per una Comunità
che -come è il caso del Blog- ambisce ad essere uno dei laboratori di idee del M5S, traendo la sua
forza propositiva proprio dal maggior grado di libertà concesso a un'entità che, per definizione, non
riveste responsabilità politiche tali da richiedere una disciplina minimamente paragonabile a quella
di chi siede come portavoce in un'assemblea rappresentativa oppure svolge un ruolo legislativo
(vedi cittadini che concorrono alla stesura delle proposte nei MeetUp locali o su Lex).

In questo senso il Blog è il laboratorio di quella "RIVOLUZIONE CULTURALE" prima ancora che
"politica" teorizzata da Beppe Grillo. Non l'unico laboratorio ma -almeno culturalmente- uno dei
più importanti, le cui istanze, pur non vincolanti, dovrebbero essere vagliate e tenute in
considerazione da Grillo e dai nostri portavoce.
Tanto meglio il Blog e la Comunità che lo anima saranno in grado di crescere e svilupparsi, tanto
più esso sarà una risorsa preziosa per il M5S, oltre che per coloro che lo animano. Ciò in coerenza e
in continuità con le radici stesse del M5S. Radici che dovrebbero essere rafforzate, non estirpate.
È possibile, se si crede davvero in questo progetto di rilancio e lo si aiuta a crescere bene.
«Il “MoVimento 5 Stelle” intende raccogliere l’esperienza maturata nell’ambito del blog
www.beppegrillo.it, dei “meetup”, delle manifestazioni ed altre iniziative popolari e delle “Liste
Civiche Certificate” e va a costituire, nell’ambito del blog stesso, lo strumento di consultazione per
l’individuazione, selezione e scelta di quanti potranno essere candidati a promuovere le campagne
di sensibilizzazione sociale, culturale e politica promosse da Beppe Grillo così come le proposte e
le idee condivise nell’ambito del blog www.beppegrillo.it […]»
(non statuto, Art. 4, "Oggetto e finalità").


La funzione del Blog dovrebbe essere distinta e differente da quella dei MeetUp e dei “gruppi di
lavoro” ma non concorrenziale, bensì sinergica. Nessuno vieta ai militanti di impegnarsi,
eventualmente, su entrambi i versanti.
Questo non significa che il Blog debba venire destituito di ogni facoltà di elaborazione politica, sia
perché nella "rivoluzione" che auspichiamo l'aspetto culturale e quello politico si integrano
inscindibilmente, sia perché dal Blog possono nascere o essere messe in discussione istanze
politiche a livello di indirizzo (non è certo la sede adatta alla messa a punto e alla discussione di
tecnicalità e minuzie, per cui esistono appunto i MeetUp, i gruppi di lavoro e Lex sul piano più
strettamente giuridico-legislativo).


3. PREROGATIVE E RESPONSABILITÀ DELLO STAFF


Come utenti abbiamo sperimentato l'esito fallimentare del progetto di "autogestione" del Blog, con
ruoli di moderazione (dai contorni niente affatto espliciti) affidati ad alcuni attivisti anziani. Per quanto suggestiva, questa idea si è rivelata illusoria quanto quella del mercato regolato dalla "mano invisibile" di Adam Smith.
La malintesa "autogestione" ha prodotto gravissime e reciproche incomprensioni fra Staff e utenti
(supponiamo frustranti da ambo le parti, da quella di noi utenti sicuramente), nonché l'intollerabile ambiguità legata alla non riconoscibilità degli operatori e dei rispettivi ruoli di moderazione da parte degli utenti "ordinari". Spesso i provvedimenti sanzionatori sono apparsi draconiani e
imperscrutabili.
Auspichiamo dunque una responsabilizzazione dello Staff ben maggiore e adeguata alla delicatezza del ruolo, le cui prerogative dovranno essere ampliate ed esplicitate.
Lo Staff deve essere presente, facilmente contattabile e RICONOSCIBILE. Chi svolge funzioni nell'ambito dello Staff deve essere chiaramente contrassegnato (e.g. 'manuela bellandi, STAFF'), come avviene da sempre su siti anche molto meno importanti di questo. Non è ammissibile che elementi dello Staff possano postare i loro commenti travisati sotto le mentite spoglie di utenti comuni.
L'azione dello Staff deve agevolare e assecondare gli obiettivi comunitari, culturali e politici del Blog come sopra delineati (punto 2. in particolare), senza censurare arbitrariamente opinioni "scomode" né bannnare i commentatori che hanno avuto l'ardire di proporle, anche se lo hanno fatto in modo civile e argomentato.

 
Alle questioni "scomode" di propria pertinenza lo Staff, attraverso i suoi membri riconosciuti e, riconoscibili, dovrebbe se mai replicare nel merito, con dovizia di argomenti.
Quando interpellato, lo Staff dovrebbe fornire le spiegazioni richieste o spiegare quale è la procedura corretta per ottenerle (ma ottenerle per davvero, non come avviene attualmente quando si invia una richiesta o una segnalazione cliccando sull'icona della "bustina" e compilando gli appositi form… senza ricavarne nulla, nessuna risposta né umana né automatica).
Per il bene di tutta la Comunità, ai membri dello Staff deve essere richiesto un maggiore distacco nell'interazione con gli altri utenti: non è accettabile che, alla richiesta di spiegazioni magari anche sbagliate o maldestramente formulate, l'utente -specie se alle prime armi- sia redarguito con espressioni sarcastiche, perentorie e respingenti volte a metterlo in riga facendogli chiaramente percepire la sua nullità rispetto a chi è investito di un ruolo riconosciuto. Coloro che sono preposti al rispetto delle regole non dovrebbero mai "allargarsi" troppo. Toni un po' più "disinvolti" da parte di membri dello Staff possono essere ammissibili verso disturbatori abituali, utenti che pongono ripetutamente sempre le stesse domande o, al limite, verso utenti con cui -nel reciproco rispetto dei
ruoli- si è già stabilita una certa confidenza (attenzione però a non cadere nell'eccesso opposto:
anche la sensazione che qualcuno sia "pappa e ciccia" con lo Staff è sgradevole e genera un
giustificato senso di diffidenza), ma comunque non con chi ancora non si conosce abbastanza bene.
Oltre tutto le espressioni scritte vengono spesso recepite come più perentorie di quanto fosse nelle
intenzioni dello scrivente, poiché non vi sono né il tono della voce, né l'espressione del viso a
stemperare: anche di questo lo Staff deve tenere conto per evitare spiacevoli fraintendimenti.
Gli utenti, specie se nuovi arrivati, devono sentirsi accolti e incoraggiati a diventare essi stessi
attivisti e contributori a pieno titolo, sviluppando il senso di appartenenza.
Lo Staff deve lavorare con l'obiettivo di essere percepito da tutti come riferimento autorevole, non
autoritario.
Come spiegheremo anche dopo in dettaglio (punto 5.1.), auspichiamo l'eliminazione della funzionalità di segnalazione di "commento inappropriato". Per questo dovrà essere demandata SOLO ED ESCLUSIVAMENTE ALLO STAFF una funzione assai delicata e di grande responsabilità: la cancellazione dei commenti gravemente irrispettosi delle basilari regole di civile convivenza ed educazione o palesemente contrari alle Leggi vigenti. I limiti dell'azione censoria dovranno essere definiti da una policy chiara e trasparente, che lasci poco spazio all'arbitrio, da applicare rigorosamente.
Si noti che la policy attualmente in vigore ("Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog di
Beppe Grillo") si presta ad interpretazioni elastiche e arbitrarie perché pone condizioni troppo
restrittive e palesemente sconfessate dalla consuetudine: addirittura impedirebbe i commenti offtopic!
Siamo inoltre dell'idea che un grosso miglioramento delle condizioni di convivenza sul Blog
potrebbe provenire da un utilizzo esteso delle comunicazioni via email dello Staff verso gli utenti in
caso di provvedimenti sanzionatori comminati o anche solo paventati.
La ravvisata condotta scorretta dovrebbe essere preventivamente notificata all'interessato, concedendogli la possibilità di mettersi in carreggiata senza necessità di ulteriori provvedimenti
(molti siti attuano questa condotta), concedendogli eventualmente la possibilità di replicare
adducendo le giustificazioni del caso a proprio discarico.
Ogni provvedimento sanzionatorio o semplice ammonizione per ravvisata condotta scorretta
dovrebbe essere notificato all'utente con argomentazioni inoppugnabili, esplicitando anche il nome della persona dello Staff che si fa carico della decisione, assumendosene la responsabilità.
In caso di commento rimosso dallo Staff, sarebbe inoltre opportuno che sia le motivazioni per cui si
è ritenuta necessaria la grave decisione, sia la persona dello Staff che ne è responsabile venissero
pubblicamente esplicitati anche sul Blog al posto del commento cancellato, a beneficio di tutti i
lettori.
Oltre ai nostri indirizzi email lo Staff può disporre anche dei log dei contatti da cui, in caso di
condotta scorretta conclamata o supposta, è spesso possibile risalire anche all'utilizzo di multinick
analizzando gli indirizzi IP con cui l'utente si è collegato (al limite, è anche possibile rilevare se un
utente si collega attraverso Tor per occultare il proprio indirizzo IP reale e la propria effettiva ubicazione).
Lo Staff ha poi facoltà di sapere chi vota per chi o contro chi, etc., potendo appurare con ragionevole certezza se vengono effettivamente messe in atto azioni scorrette concertate tra diversi utenti oppure con l'uso di nick multipli per promuovere o danneggiare alcuni particolari utenti o commenti.
In presenza di comportamenti sospetti da parte di uno o più utenti, sarebbe dunque auspicabile che,
anziché prendere provvedimenti affrettati e basati su supposizioni non confortate da dati certi, venisse sempre svolto un accurato lavoro di indagine sui dati (log, tabulati, opportune query sul database…) disponibili allo Staff. Questo eviterebbe la sgradevole eventualità di comminare sanzioni che appaiono del tutto imperscrutabili all'utente se sospettato a torto di agire da "infiltrato".
È questo caso che, sfortunatamente, si è verificato più volte in passato e che cagiona un grave danno
non solo al singolo utente colpito ma a tutta la Comunità e, per estensione, all'immagine e alla
credibilità del M5S.
Suggeriremmo anche di monitorare con attenzione gli utenti che si collegano da indirizzi IP fissi
(tipici del mondo aziendale, mentre usualmente per i collegamenti domestici gli indirizzi IP
vengono riassegnati ogni volta che si ricollega il modem/router alla Rete). In particolare, previo reverse lookup e whois, dovrebbero destare sospetto gli indirizzi IP riconducibili a case editrici e network televisivi (è noto che i giornalisti che si collegano dalla redazione, credendosi in incognito,
commettono spesso questa sciatteria), ad agenzie di marketing, a società di comunicazione, a entità
riconducibili o vicine ad altre forze politiche, etc.
Auspichiamo infine che, con maggiore accuratezza nei controlli e trasparenza nel motivare le decisioni, i provvedimenti di sospensione e revoca degli account diventino rarissimi ed eccezionali.
Non ci addentriamo invece nelle modalità di reclutamento dell personale che compone lo Staff. A
patto che i ruoli siano chiari ed espliciti (cosa che riteniamo assolutamente fondamentale), dal nostro punto di vista non fa differenza se i membri dello Staff sono retribuiti o volontari, se sono selezionati tra gli utenti del Blog ritenuti più affidabili o all'esterno. Non ci riguarda nemmeno chi disponga della discrezionalità di selezione dei membri dello Staff. Come per moltissimi altriorganismi interni al M5S, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio hanno verso di noi funzione di GARANTI e responsabili. È giusto che, allo stato attuale, le decisioni operative spettino a loro direttamente oppure a chi è stato da loro delegato. Per ovvi motivi di trasparenza, auspichiamo solo che, anche in questo caso, le decisioni che implicano discrezionalità siano rese pubbliche nei loro dettagli e vengano, per quanto possibile, motivate.
Verrà un tempo in cui per il M5S si imporrà un bilancio su quanto si è riusciti ad incidere sulla struttura profonda della nostra democrazia; se il progetto è fallito o se ha avuto successo; se il M5S
ha esaurito (bene o male) il suo compito storico -Grillo ha più volte fatto cenno a una tale ipotesioppure
debba proseguire la sua azione, con la conseguente necessità di normare ciò che ora è necessariamente discrezionale e sotto la diretta responsabilità dei fondatori. Ma è stato assai prematuro credere che il Blog fosse già in grado di camminare con le proprie gambe autogestendosi.
Anche se forse, con il rapido complessificarsi della struttura organizzativa del M5S, ci si è illusi che
il Blog potesse già da subito essere un problema in meno a cui pensare.


4. PERCHÉ CI PIACE LA FORMA DEL BLOG

 
Prima di esporre le nostre proposte per il miglioramento funzionale del Blog, intendiamo evidenziare ciò che più ci piace nell'impostazione attuale, cioè cosa apprezziamo e auspichiamo venga preservato.
Molti ipotizzano -secondo noi a torto- che l'eccesso di commenti off-topic danneggi la discussione e
la possibilità di seguirne il filo. Abbiamo letto più volte commenti di utenti che consigliavano di
abbandonare la forma propria del "blog" per trasformarlo in un vero e proprio "forum", con topic
divisi rigorosamente per argomenti e relativi thread di discussione.
A prima vista può sembrare una proposta razionale, ma a nostro parere seguirla sarebbe un errore
esiziale. Nella nostra esperienza, una grande ricchezza del Blog è proprio la possibilità di incontrare
l'inaspettato, il commento prezioso che, forse, a rigor di logica non dovrebbe nemmeno stare lì. E
questo è possibile solo grazie alla lettura sequenziale dei commenti, che è anche l'unica in grado di
consentire il mantenimento della convivialità fra gli utenti: un aspetto fondamentale per cementare quel "senso di comunità" che si alimenta anche col formarsi di relazioni di amicizia, di affinità che vanno oltre il semplice commento più o meno attinente al post principale proposto dalla Redazione.
Abbiamo letto di utenti che manifestavano contrarietà verso gli off-topic, le citazioni filosofiche e
letterarie, le poesie… persino verso "le persone che si salutano tra loro" (!). Pensiamo invece che
senza questi elementi, solo in apparenza di disturbo, si perderebbe l'anima più autentica del Blog, il suo valore aggiunto. Che è un valore umano.
Al contrario, una eventuale conversione in "forum" tramuterebbe un luogo vivo -anche se talvolta
ammorbato da dinamiche malsane che riteniamo possano essere in parte arginate- in un qualcosa di
difficilmente consultabile, con alcuni topic e relativi thread frequentatissimi (magari perché alimentati dai "flame"?) e altri malinconicamente deserti. La convivialità sarebbe azzerata assieme al calore umano. Ne risulterebbe anche una grande difficoltà a cogliere il sentimento che pervade la Comunità. Abbiamo ragione di ritenere che moltissimi non ci si riconoscerebbero più e siallontanerebbero.
Altra caratteristica intrinseca della forma del "blog" che apprezziamo è la memoria cronologica, la
conservazione e -soprattutto- la facile reperibilità dello storico dei post e dei relativi commenti.
Questo è coerente con un tema ormai classico del Beppe Grillo "post-conversione alla Rete":
rimarcare che il web, a differenza del giornale che finisce incartandoci il pesce, possiede una
memoria.
È dunque opportuno che tutti i nostri contributi restino custoditi a formare una memoria storica (sul
modello del diario; non per niente "blog" è la contrazione di "web log") disponibile per chiunque
abbia qui e in futuro il desiderio di consultarla.
La cosa oggi non è più così scontata, dato che oltre ai modelli tradizionali del "forum" e del "diario"
(blog) si è imposto un approccio per molti versi opposto: quello della "bacheca", più trendy e molto
"2.0" ma non per questo desiderabile. Esso è particolarmente in voga perché imposto dai social
come Facebook, Twitter, Instagram, ask.fm, etc.
Volutamente, una "bacheca" guarda solo alle esigenze del presente, focalizzandosi esclusivamente
sui contenuti e sulle conversazioni d'attualità. Ad esempio, su Facebook i vecchi post non sono
cancellati ma, pur senza scomparire, vengono fagocitati nella sequenza della "timeline", diventando
presto ardui da reperire, relegati fatalmente al dimenticatoio. L'interfaccia utente scoraggia la
memoria e così anche il modo in cui Google ne indicizza e presenta i contenuti, focalizzandosi
-assai renzianamente- sulla velocità dell'attualità (anche se, come ben spiegato da Edward Snowden,
dobbiamo notare che i contenuti che postiamo sui principali social network restano disponibili -in
modo assai maneggevole- alle Autorità e Poteri che potrebbero, un giorno, essere interessati a
ricostruire la nostra auto-schedatura).
Dunque il modello della "bacheca" è strettamente consonante con il "nuovo" nella declinazione
renziana, in cui la politica è di fatto sostituita dagli #hashtag (versione 2.0 degli "annunci
berlusconiani) che si susseguono freneticamente, plasmati in modo opportunistico su un presentdove conta la velocità ma non la memoria e dove, di conseguenza, le contraddizioni sono irrilevanti.
Se questo è il "nuovo" anche sul web, non abbiamo timore a proclamarci orgogliosamente "conservatori" e consapevoli fautori del modello apparentemente tradizionalista del "diario" (blog), che ha il grande pregio evidente di non istigare gli utenti ad avere una memoria affine a quella di unpesce rosso.
Nonostante al post principale deciso dalla Redazione del Blog sia affidato il compito di imporre il tono alla discussione che si svilupperà sotto, nei commenti, apprezziamo che sia invalsa la una consuetudine di larga permissività rispetto agli off-topic. Questo nonostante il dettato letterale delle "Avvertenze da leggere prima di intervenire sul blog di Beppe Grillo" non consenta attualmente i "messaggi non inerenti al post". Per chiarezza, crediamo che anche la lettera del regolamento debba essere adeguata alla consuetudine.
Infine, nonostante ci costringa spesso a fare salti mortali per sintetizzare concetti complessi senza banalizzare, riteniamo che il limite di 2000 caratteri imposto ai commenti rappresenti un corretto e ragionevole compromesso fra le esigenze di accuratezza e la necessità di sintesi imposta dal tipo dicontesto.
Anche l'impossibilità di rieditare un commento già inserito è positiva, pur se comportal'impossibilità di correggere qualche refuso.


5. PROPOSTE PER IL MIGLIORAMENTO FUNZIONALE DEL BLOG

 
Coerentemente a quanto già espresso nei punti precedenti, apprezzeremmo una maggiore (e anche
palpabile) attenzione alle istanze della Comunità che anima il Blog da parte di Beppe Grillo e dei
nostri portavoce. Senza alcun intento di prevaricazione e nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli e
prerogative, gradiremmo un maggiore feedback.
Sempre in questo solco, proponiamo più sotto (5.13.) l'introduzione di una rubrica periodica per
mettere a confronto la Comunità del Blog con personalità autorevoli invitate dalla Redazione.
Ribadiamo la necessità di adeguare regolamenti e policy di condotta richiesti a utenti e Staff nella
direzione già delineata nei punti precedenti di questo documento. Dopo anni di esperienza pratica
delle dinamiche della Comunità che anima il Blog, dovrebbe essere possibile stilare una regolamentazione chiara, aderente alle necessità e applicabile in modo trasparente e rigoroso.
Nei punti che seguono indichiamo -non necessariamente in ordine di importanza- alcuni
suggerimenti per migliorie (è richiesto l'intervento degli sviluppatori della Casaleggio Associati, ma nulla di trascendentale) che a nostro parere porterebbero ad un notevole passo in avanti dell'esperienza d'uso del Blog.
Ovviamente, in generale, un'implementazione AJAX (Asynchronous JavaScript and XML), purché
ben concepita e non troppo "pesante", sarebbe benvenuta (e gioverebbe all'immagine del sito) ma non è strettamente indispensabile. Anzi, meglio evitare piuttosto di insistere con soluzioni tecnicamente pretenziose ma abborracciate.



► 5.1. Abolizione della funzionalità di segnalazione di "commento inappropriato"

 
Siamo convinti che questa modifica sia di urgenza assolutamente prioritaria, dato che fino ad ora la
segnalazione di "commento inappropriato" demandata agli utenti stessi (sempre nell'illusione che il
Blog sia in grado di "autogestirsi") ci ha esposto a troppe conseguenze spiacevoli e incontrollabili.
Come già detto precedentemente (vedi punto 3.), per chiarezza e trasparenza questa funzione dovrebbe essere interamente demandata a uno Staff con responsabilità e compiti ampliati.
Noi utenti del Blog accettiamo già tante decisioni e discrezionalità fatalmente "calate dall'alto", a
partire dalla scelta dei post e degli ospiti chiamati a intervenire, per finire con la decisione su quali temi vadano sottoposti a consultazione tra gli iscritti o a sondaggio (e, in entrambi i casi, quali siano
le opzioni tra cui scegliere) e quali invece demandati alla discrezionalità dei nostri portavoce.
Possiamo dunque bene accettare che le regole di civile convivenza vengano fatte rispettare -secondo
una policy chiara- da un'entità terza purché chiaramente identificata, equa, autorevole e accessibile.
Sgomberando così il campo da ambiguità e sospetti.


► 5.2. Permalink per ogni commento e sottocommento

 
Proponiamo che ogni commento e sottocommento nella Discussione (anche detta "cantina") sia
contrassegnato da un corrispondente "permalink". Il permalink è un URL, cioè un indirizzo web
univoco che permette di memorizzare il singolo commento in un bookmark o copiarne l'indirizzo
per inviarlo a mo' di link (ad esempio via email o citandolo su FB, etc.) ad altre persone che
potranno ritrovarlo a colpo sicuro con un click del mouse, senza necessità di scorrere tutta la pagina
(o le pagine, perché alcuni post generano varie paginate di commenti) o smanettare con Ctrl+F /
Ctrl+G per reperire la stringa di ricerca.
Questa funzionalità è implementata nei commenti di quasi tutti i siti e blog ed è alquanto strano che
proprio questo ne sia privo.


► 5.3. Segnalazione automatica di "nuovo post"

 
Sarebbe opportuno che, nel momento in cui la Redazione introduce un nuovo post principale, ne
venissero prontamente fornita notifica a coloro che sono ancora intenti a commentare sotto il post
precedente (che potranno volendo continuare a farlo), affinché non ci si trovi a scrivere commenti
che pochi leggeranno perché la maggior parte delle persone, man mano, si è trasferita a leggere e
commentare sotto il nuovo post.
Se possibile questa funzionalità potrebbe essere implementata tramite AJAX (Asynchronous
JavaScript and XML), ma anche il refresh manuale della pagina è accettabile.


► 5.4. Possibilità di "espandere" contemporaneamente tutte le Discussioni

 
La fruibilità aumenterebbe permettendo all'utente di visualizzare, se lo desidera, i sottocommenti
delle "cantine" interamente dispiegati sotto ogni commento.
In questo modo risulterebbe molto più facile riuscire a trovare facilmente con Ctrl+F un particolare
sottocommento, nel caso non si riesca più a ricordare sotto quale commento principale era stato
piazzato.


► 5.5. Possibilità di visualizzare i commenti postati da un autore

 
Sarebbe utile poter visualizzare di seguito tutti i commenti e i sottocommenti inseriti sotto un dato
post da un particolare autore, indicandone il nick in una apposito campo di ricerca.
In questo caso, dove sono presenti sottocommenti, dovrebbe essere visualizzata l'intera discussione.


► 5.6. Contatore dei sottocommenti

 
Accanto ad ogni commento potrebbe essere indicato anche il numero di sottocommenti
eventualmente presenti nella "Discussione" (anche detta "cantina"), possibilmente evidenziando tale
numero (ad esempio in grassetto) se si è incrementato rispetto alla precedente visualizzazione.
In questo modo risulterebbe molto più semplice e intuitivo seguire l'evoluzione delle discussioni,
potendo localizzare a colpo d'occhio dove vale la pena di andare a leggere.
Inoltre riteniamo che vedendo evidenziati i sottocommenti generati da un proprio intervento, un
nuovo utente possa sentirsi incoraggiato (e quindi invogliato a commentare ancora) dall'attenzione
che è riuscito a riscuotere.


► 5.7. Modifica del sistema di votazione dei commenti


Attualmente il sistema delle "manine" verdi/rosse permette agli utenti registrati di esprimere un
voto sul commento principale graduato su cinque possibili giudizi di gradimento. La media dei voti
ricevuti determina il grafico con la quantità proporzionale di rosso e/o verde in ragione del
gradimento ricevuto, ma solo quando si sono espressi almeno tre votanti.
Proponiamo di estendere la votazione anche ai sottocommenti.
Inoltre proponiamo di modificare il sistema di votazione sostituendo le cinque intensità di gradimento delle attuali "manine" rossoverdi con due sole possibilità: "sono d'accordo" e "non sono d'accordo" (schematizzabili, per continuità, con i colori verde e rosso rispettivamente).
Questo sistema di votazione semplificato ha principalmente due scopi:


a) se l'utente anziché un commento formula una proposta, i voti ricevuti -specialmente se numerosipossono costituire un sondaggio di gradimento sulla proposta, almeno in prima approssimazione:
con tutti i limiti del caso e senza pretese di rappresentatività, può essere semplicemente
l'indicazione che l'argomento è degno di essere ulteriormente considerato e approfondito;


b) non potendo graduare il proprio consenso/dissenso, l'utente può essere maggiormente invogliato
ad argomentare il proprio giudizio esprimendosi esplicitamene con un sottocommento (da valutare
anche la possibilità di obbligare a motivare in un sottocommento l'espressione di un voto negativo).
Oltre al "sono d'accordo" (verde) e "non sono d'accordo" (rosso) si può eventualmente ipotizzare
anche una terza opzione: "non mi esprimo" (grigio). In questo caso l'utente esplicita soltanto
l'interesse verso l'argomento senza prendere posizione. La comprensione di tale opzione, tuttavia,
potrebbe risultare non immediata e rendere più macchinoso un sistema che si propone l'obiettivo
della semplicità e della chiarezza.
Accanto a ogni commento (oppure sotto, come nella visualizzazione attuale) e a ogni sottocommento dovrebbe essere riportato distintamente il numero dei voti positivi e di quelli negativi ricevuti (anche un solo voto, senza più arrivare almeno a 3 come avviene attualmente). Il gradimento complessivo può essere schematizzato da un semplice grafico a barra che restituirà visivamente la quantità di verde o rosso proporzionale alla somma algebrica dei giudizi ricevuti
divisa per il numero dei votanti.
Si potrebbe poi evidenziare il numero totale di commenti riscossi dalla discussione nella sua
globalità (senza distinguere tra positivi e negativi, giacché l'insieme di una discussione è formato da
interventi eterogenei, spesso in contrasto fra loro, espressi da diversi utenti).
Siamo consapevoli del valore assai relativo dei voti assegnati a un commento, che solo in rari casi
ne riflettono la qualità o l'importanza. Un classico del repertorio tifoso tipo "ragazzi, oggi in Senato
siete stati fantastici! Sempre più orgoglioso di avervi votato! M5S senza se e senza ma!!!" ottiene
usualmente più facile gradimento rispetto a un commento più "impegnativo" e di maggiore spessore
problematico.
Benché il Blog possa costituire un'ottima palestra di consapevolezza e di esercizio critico costruttivo, siamo convinti che il valore della votazione dei commenti non debba essere sopravvalutato e, soprattutto, non si debba cadere nella pericolosa illusione di poter valutare e quantificare ogni cosa, nel vano inseguimento di una "QUALITÀ OGGETTIVA" talvolta teorizzata nelle discussioni sul Blog, che però confina pericolosamente con il "nuovo realismo" à la Maurizio Ferraris (filosofo con vetrina sul Sole24ore e su Rai3 che fornisce il supporto teorico-ideologico alla cultura finto-oggettiva dei "tecnici" di governo, alla pretesa oggettività dell'INVALSI, agli automatismi docimologici o alla più ottusa bibliometria).


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da: Heracles Mediolanum   7 Dicembre 2014

 

PER TUTTI I GUERRIERI

Il ragionamento morale impedisce i trucchi, prende a carico la verità intuitiva.
Quando è in gioco l'interiorità dell'essere umano, noi sappiamo potenzialmente tutto. Basta che riflettiamo, che ci soffermiamo a cogliere e a ordinare quanto abbiamo intuito in un infinitesimo di istante.
Nei libri di filosofia morale si ha l'incontro con chi ha avuto più tempo da dedicare alla riflessione, di chi ha trattenuto l'intuizione iniziale, fuggevole, e vi ha ripensato.

Oppure:

Quasi tutto il mondo è alterato. Nell'alterazione l'uomo perde il suo attributo più essenziale: la possibilità di meditare, di raccogliersi in se stesso. Viene meno così anche la ricerca di un accordo con il proprio sé e non c'è modo di precisare il significato delle cose in cui crede, di ciò che veramente apprezzae di ciò che veramente si detesta.
L'alterazione obnubila, acceca, obbliga ad agire meccanicamente, in un frenetico sonnanbulismo:

La morale ? Più che guardare fuori, cerchiamo di guardarci dentro...

HERACLES MEDIOLANUM (Alfredo E. MI)

 

 

I VINTI      

di M. Veneziani


 Di solito si usa ringraziare chi ti ha aiutato. Da parte mia, a rovescio, devo uno speciale ringraziamento a quanti da posizione di potere, hanno reso difficile, per tanti anni, esprimere agevolmente le mie idee, dialogare in modo civile, con reciproco rispetto.
Astiosi silenzi e soffici divieti, a livello politico, editoriale, mediatico, accademico.
Giornali spenti, opinioni smorzate, accessi negati.
Un particolare ringraziamento a quanti ti pagano per non fare, per non scrivere, per non prendere la parola, per non intervenire o farlo il meno possibile.
Nel circo mediatico è gradita l'icona, che serve a giustificare il teatrino delle apparenze e delle appartenenze, ma oltre non si può andare, meglio fermarsi ai segnaposti.
Grazie a loro, ai censori di ieri e i narcotizzatori di oggi, ho potuto leggere e approfondire senza dar conto a nessuno, liberamente, scegliendomi in solitudine autori e percorsi, anche imperdonabili.
Grazie a loro e all'ozio forzato che mi hanno donato, ho accumulato letture, saperi, risorse, tempo e rabbia,
ingredienti utili per dedicarmi alla mia formazione.
Un grazie speciale a chi mi ha dato la possibilità di vedere come viene deformata la verità dei fatti e deflorato il rispetto per la dignità altrui, se sono in gioco il livore di parte o l'interesse di gruppo.
Ho visto come è possibile agire e pensare in un modo e vedersi attribuire il loro rovescio.
Grazie a questi notai della falsificazione a vantaggio dei poteri di cui sono dipendenti, ho visto divergere la realtà dalla sua rappresentazione, tramite la menzogna e l'omissione.

HERACLES MEDIOLANUM

 


Il Destino delle Masse

postata da Nico C. (max weber)

 

Dal solo fatto di essere parte di una folla, un uomo discende da generazioni su una scala di civilizzazioni. Individualmente, potrebbe essere un uomo civilizzato; nella folla diviene "barbaro" in preda all'istinto. Possiede la spontaneità, la violenza, la ferocità, e l'entusiasmo e l'eroismo dei primitivi, tendente ad assomigliare dalla facilità con cui si lascia impressionare dalle parole e dalle immagini — che sarebbe del tutto priva di azione se messa in atto da ogni singolo individuo isolato — indotta a commettere atti contrari ai suoi interessi più ovvi e alle migliori abitudini. Un individuo nella folla è un granello di sabbia fra altri granelli di sabbia, mossi dalla volontà del vento.

Gustave Le Bon

 

 

 

Tolleranza Repressiva

postat da Nico C. (max weber)

Nelle moderne democrazie occidentali i valori, che una volta erano propri di una parte della società (la classe borghese), si sono diffusi a tutti gli altri soggetti sociali, che si appiattiscono sull'ordine esistente, ovvero il momento nel quale la libertà va a coincidere col permissivismo.

Nelle democrazie occidentali, a livello teorico, si parte dall'assunto che nessuno possiede la verità assoluta, allora la scelta viene affidata alla collettività, che può scegliere liberamente tra diverse interpretazioni politico-etico-culturali della realtà; è proprio a questo punto del processo "democratico" che si innesca il meccanismo repressivo: l'amministrazione totale dell'esistenza da parte della società, impedisce di fatto, una scelta che sia veramente libera, il contrario del relativismo democratico, ovvero un diffuso conformismo. In altre parole all'uomo viene data la possibilità di scegliere, ma non vengono forniti gli strumenti per farlo in modo veramente indipendente.

Anche il pensiero filosofico è asservito al senso comune, è unidimensionale. Il neopositivismo giudica l'attendibilità di una proposizione in base alla constatazione empirica, la filosofia analitica rispetto alla conformità col linguaggio comune. La ragione ed il linguaggio non sono più strumenti in grado di assolvere al compito principale della filosofia, cioè trascendere la realtà esistente, restando fedele al contenuto universale dei concetti.

 Herbert Marcuse

 

 

 

 

LA CRISI FINANZIARIA NON FINIRA' MAI.

di:  Nico C. (max weber)

 

Tutti viviamo la crisi, la sopportiamo, la malediciamo, ma quanti di noi si sono chiesti come siamo arrivati a questo punto e per colpa di chi.

Sicuramente il motivo della crisi non è imputabile a noi, ma nemmeno alle industrie di produzione, la crisi è stata innescata dalla finanza.

La finanza è rappresentata da un insieme di strumenti detti finanziari che vengono scambiati in un mercato definito con la sigla SSO (Sistema di Scambio Organizzato) comunemente chiamato Borsa.

Un paese cresce se cresce il PIL, il PIL cresce se cresce la produzione di beni e servizi, che a loro volta crescono se cresce la domanda, la domanda di beni e servizi cresce quando si ha la possibilità di spendere per acquistare, per avere questa possibilità, ognuno di noi deve possedere un reddito, quindi deve avere perlomeno un lavoro.


Questo dovrebbe essere in termini reali, il ciclo: aumento domanda, aumento della produzione, aumento del PIL, fin qui tutto chiaro. Il problema nasce, quando entra in scena la finanza con i suoi strumenti, creati per produrre profitti, quindi ricchezza dal nulla, titoli, obbligazioni, strumenti derivati, sub prime, etc.,

Fra questi i più letali sono i derivati, essi sono dei contratti stipulati come forma di garanzia, su tutto ciò che può essere scambiato. Quindi potremmo defininirli strumenti speculativi del tutto estranei alla realtà economica di un paese, crearti solo per speculare, da questo derivano gli aumenti del gas, benzina, cereali, ma anche dei debiti sovrani.


Al dicembre 2012 il volume dei derivati ammontava a circa 670.000 miliardi di dollari, 601.048 come derivati con prevalenza degli Interest Rate Swap (364.378 miliardi di dollari), per un confronto, si può considerare che il PIL mondiale ammonta a circa 70.000 miliardi di dollari.


Il “gioco” è stato creato dagli States, poi esportato in tutto il mondo al solo fine di governarlo.


L'Italia è in vendita, Renzi vi sta aspettando, venite yankees...



 

 

 

 

 

Da: -Caligola- di A. Camus

 

  Ma non sono pazzo e posso dire perfino di non essere mai stato così ragionevole come ora. Semplicemente mi sono sentito all'improvviso un bisogno di impossibile. Le cose così come sono non mi sembrano soddisfacenti. [...] È vero, ma non lo sapevo prima. Adesso lo so. Questo mondo così com'è fatto non è sopportabile. Ho bisogno della luna, o della felicità o dell'immortalità, di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo.



postato da : Nico C. (max weber)